DATA : Estate 2017
LUOGO : Valsassina
Da diversi anni è stato avviato in Valsassina un processo di ricostruzione storica volto a valorizzare l’importante eredità del settore caseario e zootecnico della valle.
Nell’estate 2016 è stato pubblicato il libro “Arte Casearia e Zootecnia – Tradizioni da leggenda in Valsassina” edito da Bellavite a cura di Michele Corti, Giacomo Camozzini e Pietro Buzzoni, ultima parte di un progetto che la Comunità Montana della Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera ha fortemente voluto.
Nell’estate 2017 nasce il progetto “Valsassina: la Valle dei formaggi – Slow life & food”, candidato dal Comune di Cremeno in qualità di capofila del paternariato costituito dalla Comunità Montana e da diversi comuni della Valsassina.
Il progetto trae ispirazione dalla pubblicazione dell’anno precedente ed è finalizzato alla valorizzazione e promozione della “filiera lattiero-casearia della Valsassina” il cui territorio si caratterizza per una tradizione agricola e agroalimentare d’eccellenza specie nella filiera e nei prodotti caseari di montagna: una agricoltura che è al tempo stesso cultura ed economia di un territorio.
per maggiori informazioni visitate il sito www.valsassinalavalledeiformaggi.it
Nei mesi di luglio e agosto 2017, numerose sono state le iniziative messe in campo dagli organizzatori; visite guidate alle casere ed ai caseifici, degustazioni di prodotti tipici locali e momenti di formazione e di informazione culturali.
Il tempo concessoci dalla pausa estiva, ci ha permesso di partecipare ad alcune di queste iniziative, potendo così sempre di più apprendere di un mondo di tradizioni di economia locale che hanno solo accresciuto la nostra vicinanza a questa splendida vallata.
Contornata dalle maestose Grigne ad occidente e dalle Prealpi Orobie, a semicerchio da oriente a settentrione, la Valsassina presenta montagne che, per la loro orogenesi, sono accomunate dalla natura di rocce calcari, dolomie ed argille. Ciò ha fatto sì, e la storia è ancora attuale, che tra le rocce ci fossero numerose fessure, all’interno delle quali, l’aria entra dando origine al fenomeno dei soffioni, utilizzati per la realizzazione di grotte di stagionatura.
Qui il microclima è naturalmente perfetto per il grado di temperatura ed il livello di umidità, due componenti di fondamentale importanza per la stagionatura dei formaggi. Questo è uno dei segreti dei numerosi caseifici che troviamo percorrendo la bassa valle: latte, cagliata, microclima naturale di partenza ma tanta artigianalità e manualità nelle fasi di produzione e di stagionatura portano alla realizzazione di prodotti tra loro simili tra le varie aziende, ma diversi al palato di chi li assaggia.
Questo ha portato ad una realtà, economicamente importante costituita da un sistema di forze organizzate in forma di impresa, ma esistono altre storie da raccontare legate al mondo caseario valsassinese, legate alle montagne ed ai suoi alpeggi, legate alle figure del “casaro”.
Ci sono persone, e tra loro molte nuove generazioni, che per passione e amore verso il proprio territorio tramandano e portano avanti produzioni casearie altrettanto importanti realizzando formaggi che hanno con sé il dolce suono delle mucche al pascolo, il loro ruminare erba fresca, il lavoro della mungitura in alpeggio ed i suoi freschi profumi;
leggi il nostro articolo dedicato alla Val Biandino https://ristorantelapiana.com/formaggio-dalpeggio-val-biandino
Casere e caseifici, alpeggi e grotte di stagionatura ci hanno raccontato questa estate di un mondo agricolo e produttivo di grande valore, economico e culturale, accompagnato, dalle necessarie ed imprescindibili fatiche dell’uomo.
E la vita così ritorna alla terra e si accende di mille colori e di mille profumi.