Pisello centogiorni

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Territorio: area di produzione

Comuni dell’area vesuviana: provincia di Napoli

la Varietà

Il pisello centogiorni presenta frutti (baccelli) di colore tendente al verde chiaro mediamente di 8-12 cm di lunghezza e semi tondi (parte edibile) di circa 5 mm di diametro. Ogni baccello contiene mediamente 7-8 semi. La pianta è un’erbacea annuale rampicante, con fusto cilindrico sottile e gracile. Le foglie sono pennate con stipole basali e cirro all’estremità, i fiori sono bianchi con una corolla piuttosto vistosa.

Coltivazione e raccolta

Il suo nome è legato alla durata media del ciclo produttivo. Si semina in campo aperto tra novembre e aprile-maggio la raccolta è effettuata ordinariamente da marzo ad aprile. Spesso viene coltivato in consociazione con colture arboree come l’albicocco e il ciliegio, in alcuni casi con la vite, e non deve essere irrigato. Le piante sono rampicanti e hanno bisogno del supporto di un sistema di pali in legno (tradizionalmente si utilizzavano quali tutori rami di potatura del nocciolo) e fili intrecciati oppure di reti. Tutte le fasi sono manuali, dalla semina (a file singole) alla raccolta dei baccelli freschi, che è lunga e scalare. 

Proprietà

Le proprietà organolettiche di spicco sono legate all’estrema dolcezza e delicatezza della buccia, difatti non sono necessarie lunghe cotture proprio per non intaccarne la consistenza. Molti amano mangiarlo addirittura crudo per quanto è tenero e dolce.

Presidio Slow Food

Fino agli anni ’70 questa varietà era molto diffusa: nell’area vesuviana l’area dedicata ai piselli centogiorni era di circa 500 ettari. Poi è iniziato un progressivo declino: il mercato richiedeva varietà più produttive, adatte alla trasformazione (piselli surgelati e in scatola) e dalla coltivazione meccanizzabile. Il pisello centogiorni è sopravvissuto soltanto negli orti familiari, tramandato di generazione in generazione.
Il Presidio è nato per salvare e promuovere questa varietà, attualmente coltivata in piccolissimi appezzamenti (per un totale di circa dieci ettari) e per valorizzare il lavoro dei contadini vesuviani.

Per saperne di più sul Presìdio: https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/pisello-centogiorni/

Curiosità

C’è addirittura chi suppone che Hans Christian Andersen scrisse la fiaba “La principessa sul pisello” dopo aver soggiornato a Napoli nel 1834 ed aver conosciuto i piselli assenti nell’agricoltura danese.

I nostri chef

E’ indubbio, questo prodotto ha stuzzicato la nostra curiosità. Abbiamo preso contatti con Vera, responsabile del Presìdio e, tramite lei, abbiamo fatto la conoscenza di Violetta che ci ha introdotti nel mondo del suo Vincenzo: Vincenzo Egizio è uno degli agricoltori-custodi di Slow Food, persone che proteggono le specie vegetali locali e, allo stesso tempo, tutelano il territorio rurale per evitarne lo spopolamento. Nelle sue campagne, tra Brusciano e Somma Vesuviana, Vincenzo coltiva una bella varietà di ortaggi e alberi da frutto tipici del territorio, salvaguardando col suo lavoro l’eccezionale biodiversità delle fertili terre ai piedi del Monte Somma-Vesuvio. Sentirete ancora parlare di lui nei piatti del Ristorante La Piana!! Per ora…

Cheesecake ai piselli “scomposta”: crumble al Grana Padano dop, ricotta mantecata alla maggiorana e “Piselli Centogiorni” al naturale