La Barbajada: bevanda tipica milanese

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DESCRIZIONE
Tazzina con gelato alla Nocciola del Piemonte Igp, salsa “barbajada” e briociole di meringhe

UN PO’ DI STORIA….

La storia della Barbajada inizia nel 1778 al Teatro alla Scala, uno dei luoghi simboli di Milano, allora come oggi. In realtà dobbiamo fare riferimento al Caffè del Teatro, al Caffè Cambiasi lì accanto alla Scala, dove passavano musicisti e compositori e dove lavorava un giovane garzone napoletano, Domenico Barbaja, che un giorno inventò una bevanda a base di cioccolato, caffè, latte e panna. Nacque così la Barbajada ed ebbe un successo talmente clamoroso da permettere al suo inventore di fare fortuna, fino ad aprire un suo locale sotto il Coperto dei Figini, chiamato il Caffè dei Virtuosi e diventare lui stesso un impresario teatrale di personaggi del calibro di Bellini e Rossini, tanto per citarne alcuni.

“La barbajada, che è buonissima, si fa mettendo in una cioccolatiera un terzo di cioccolata liquida, un terzo di caffè e un terzo di panna liquida, poi frullando il tutto, sempre sul fuoco. La cioccolata deve essere sciolta in acqua, non latte.” da La Cucina Milanese di Marco Guarnaschelli Gotti, ed. 1991.

La Barbajada rimase in voga fino agli anni trenta del secolo scorso e sopravvisse fino a qualche anno più tardi fino a declinare quasi del tutto, ma resta comunque un grande classico da rispolverare.

Lo chef Gilberto Farina ci ha provato qui al Ristorante La Piana, proponendola in una versione tutta estiva, da provare…